Alcuni rappresentanti della nostra associazione sabato scorso, 7 novembre, nel pomeriggio, hanno risposto alla chiamata della Caritas Diocesana che in accordo ed in contemporanea con tutte le Caritas del Piemonte e della Valle d'Aosta hanno presentato alla popolazione la proposta dell'istituzione nel nostro paese di un Reddito di Inclusione Sociale.
Si tratta di una proposta proveniente dal mondo del Volontariato e del settore No profit e rivolta alla classe politica e dirigente affinchè finalmente nel nostro paese il problema della povertà di una parte consistente della popolazione sia percepito come un vero e grave problema del paese e che come tale si cominci ad affrontarlo.
La classe politica deve smetterla di appropriarsi in continuazione solo degli aspetti più o meno positivi della realtà del nostro paese (vedi l'ogia Expo a cui abbiamo assistito, dove, con alcune cene più o meno ben organizzate e pubblicizzate si è messo il cappello sui quattro milioni di Italiani che hanno quotidianamente il problema di mangiare in modo decente, di avere una casa decente e di usufruire di servizi decenti) e di delegare al volontariato la gestione quotidiana degli aspetti meno piacevoli e gratificanti quali appunto quelli appena accennati.
La proposta della Caritas è sommessa e senza nessuna pretesa di essere risolutiva ma ha il desiderio di essere un preciso e deciso cenno verso strade sicure e condivise per affrontare veramente il problema della povertà e della disuguaglianza sociale che nel nostro paese negli ultimi decenni sono aumentate in modo preoccupante e che, al di là dei numeri di certe statistiche che un giorno si e un giorno no dicono tutto e il contrario di tutto, nella percezione reale del paese e del popolo italiano non hanno affatto ancora imboccato un'inversione di tendenza.
La manifestazione vercellese si è svolta in piazza Cavour che ospitava anche il tradizionale mercatino del biologico del primo sabato del mese. E' intervenuto mons. Marco Arnolfo, il nostro arcivescovo che sempre si spende perchè Vercelli diventi davvero una città ospitale e solidale. Sono intervenuti i vertici della Caritas che hanno illustrato i termini della proposta e distribuito del materia illustrativo (che potete scaricare da questo link). Non si sono visti i politici che pure avevano dato la loro adesione alla manifestazione….
Con questa proposta la Caritas, le Associazioni ad essa collegate, tutto l'associazionismo sociale cattolico, il mondo no profit che si occupa del sociale, il Volontariato in genere, non intendono sottrarsi al loro dovere o rinnegare la propria missio. Vogliono solo segnalare con chiarezza che oggi in Italia il problema della povertà e dell'inclusione sociale di larghi strati della popolazione non può più essere affrontata solo dal mondo del volontariato. Vogliono che sulle cifre ci si confronti seriamente e ci si decida finalmente a considerare la poverà un problema prioritario del paese, che tutti lo sappiano e che nessuno si sottragga alle proprie responsabilità. Basta tavole rotonde sulle povertà ma finalmente leggi precise e condivise e programmi precisi messi in atto in un vero lavoro di squadra tra pubblico e privato come tanti amano dire…. ma forse non ancora fare.