Festa con i richiedenti asilo e con don Massimo Bracchi e don Antonello Solla
Una splendida giornata settembrina ha accolto nel tranquillo paesaggio prealpino tutti gli amici di don Luigi che si sono dati appuntamento per la tradizionale festa di fine estate.
La famiglia Longhi al completo delle nuove generazioni ha accolto chi è giunto da Vercelli e da altri luoghi per quesro pellegrinaggio che riunisce ogni anno tanti amici nel ricordo di don Luigi che di questo incantevole posto è stato l'ideatore ed il creatore.
A celebrare la santa messa nell'anfiteatro è stato, come da tradizione, don Massimo Bracchi che ha ricordato che ancora una volta ha ricordato l'amico don Luigi nel suo commento alla parola di Dio.
In particolare don Massimo ha portato la sua riflessione sulla Parola Efficace contrapposta al mare di parole svalutate e devianti, inutili, mentitrici e quindi inefficaci in cui siamo immersi quotidianamente. La parola efficace realizza, opera, trasforma la realtà, e ciascuno degli astanti ha potuto ricordare le parole efficaci di don Luigi in momenti cruciali della propria vita.
Per il pranzo sono arrivati anche gli amici Raggi di Sole che, dopo la messa in Parrocchia all'Aravecchia a Vercelli per la prima domenica del mese ad essi dedicata e celebrata da don Antonello, si sono uniti alla festa in quel del Molin Camillo. E' stata così anche la prima volta di don Antonello Solla, dopo la sua nomina a parroco dell'Aravecchia, di partecipare a questo tradizionale incontro in quel Rongio.
E la festa di quest'anno è stata caratterizzata anche dalla partecipazione al completo dei ragazzi richiedenti asilo accolti sia alla Casa sia alla Cascina Pensotti.
Per loro i provetti cucinieri che hanno lavorato a fondo per accogliere tutti quanti si sarebbero presentati al Molin Camillo, avevano predisposto menu alternativi nel rispetto delle tradizioni alimentari e religiose di ciascuno.
Verso la fine del pranzo sono iniziati i primi pellegrinaggi, a gruppetti o individuali, al vicino cimitero per un saluto personale alla tomba di don Luigi. E' un momento che non è inserito nel programma ufficiale dell'evento e nemmeno sugli avvisi che sono stati distribuiti in mille maniere tra gli amici che si danno tradizionalmente convegno al Molin Camillo, ma su quel tortuoso tracciato ci si ritrova in molti….
Infine, come da programma e tradizione, l'incontro, sempre nell'anfiteatro, con il maestro Giuliano Cucco che ha eseguito per gli attenti partecipanti una selezione di brani di Franz Schubert e di Fryderyk Chopin. Bello il taglio didattico con cui l'esecutore ha introdotto i brani da lui proposti: brevi e semplici spiegazioni che hanno aiutato gli astanti ad apprezzare più coscientemente quanto veniva brillantemente proposto ed eseguito.